SANTIAGO de COMPOSTELA

Route a Santiago - Spagna 2002_000

Ragazzi che campo…, non so cosa avrei potuto pretendere di più per concludere in bellezza un cammino scout così ricco di emozioni.

Era molto che se ne parlava e all’inizio sembrava un’ esperienza irrealizzabile ma poi, grazie anche al grosso aiuto dei capi, siamo riusciti a concretizzare un sogno di nome Santiago. Molti ce ne avevano parlato e l’idea di compiere a piedi gli ultimi 110 km del famoso pellegrinaggio di Santiago de Compostela, in Spagna, ci entusiasmava sempre di più.

In questo campo, avventure e problemi non sono certo mancati, ma hanno fatto sì che il nostro spirito comunitario si potesse rafforzare ulteriormente. Sarà anche perché questo è il mio ultimo anno, ma un clan così non lo avevo mai visto. Al di là delle forti amicizie che ci legano abbiamo saputo stare uniti anche in momenti in cui fisicamente non lo eravamo proprio; ognuno di noi ha saputo dare del proprio, le sue qualità, i suoi pensieri, i suoi difetti, senza alcuna vergogna e ciò ci ha reso vincenti!

Sarà anche la strada, che quasi per magia ci scaraventa lì, su un sentiero polveroso, noi e il nostro zaino, tutti uguali di fronte ad essa. Solo così si può sperare di allontanarsi da preoccupazioni, paure e pensieri che segnano la vita di tutti i giorni. Sulla strada non possono che emergere la semplicità e la fatica… è proprio bello pensare di essere lì, tutti insieme, pronti per affrontare mille avventure.

Un insieme di elementi, sapientemente combinati tra loro, hanno saputo trasformare ogni singolo istante in un momento di forte crescita. La strada, il paesaggio, gli altri pellegrini, quella forte spiritualità che avvolgeva il cammino, il sogno di arrivare a Santigo.

Molti sono stati i momenti ricchi di emozioni, ma l’arrivo a Santiago è stato sicuramente il più forte. Il sognare la chiesa sulla strada, sapendo che i km da fare erano ancora molti, il vedere le due torri in lontananza dal Monte Gozo, un assaggio di ciò che ci aspettava da lì a poche decine di minuti, proprio come un raggio di sole che filtra tra le nuvole…ed infine, l’arrivo nella piazza e la vista della chiesa tanto sognata: momenti sfuggenti ma ricchi di significato che solo ora ci si rende conto di non aver gustato nella loro pienezza. Molto bello è stato poi, entrati nella cattedrale, toccare il portale ed abbracciare la statua di San Giacomo, rituali che un pellegrino non può evitare. Pensare poi che questi gesti sono stati compiuti nei vari secoli da migliaia di pellegrini, stanchi e fisicamente distrutti ci riempiva veramente di gioia. La consapevolezza di essere in un luogo degno di tale sacralità stimolava in noi forti emozioni. La soddisfazione era tanta, arrivare a Santiago e conquistare una forte carica spirituale non è certo cosa di tutti i giorni! Tra noi del terzo anno però non poteva certo mancare un po’ di nostalgia, la consapevolezza che questo sarebbe stato il nostro ultimo campo e il rimpianto di dover abbandonare, almeno per ora, un mondo che ci ha dato tanto, non ci potevano certo lasciare indifferenti.

Anche se nostalgie e rimpianti si fanno sentire, ce ne andiamo quindi soddisfatti, per aver concluso in bellezza con un campo più che indimenticabile. Probabilmente alcuni di noi il fazzolettone lo indosseranno ancora poco ma, inutile dirlo, dentro saremo sempre degli scout. Un particolare ringraziamento va a Maddalena, Stefano, Daniela, Cristina, Luca, Martino, Cecilia, Erika, Valentina, Albino, Marco, Giorgia, Maddalena, Chiara, Filippo, Luca, Cristian, Alice, Nadia, Paola, Chethana, Andrea per aver reso una tale esperienza unica ed irripetibile. Ringrazio poi Alberto, Silvia e Don Maurizio che con la loro disponibilità, il loro esempio e i loro sacrifici hanno saputo trainarci in questo campo (e non solo) meritandosi molto di più di un semplice grazie. Ringrazio poi Colui che dall’alto vigila e controlla tutti noi, di averci fatto un dono che ci ha anche permesso di riscoprire una spiritualità semplice e genuina, in grado di sorreggerci in ogni singolo istante…..VIVA SANTIAGO!!

Lorenzo Bianconi

(clan Sari-VR9)